Prodi e le primarie

Pubblicato: 6 aprile 2005 in Politica

Con la schiacciante vittoria alle elezioni regionali di questo week-end, Romano Prodi ed i suoi alleati hanno pensato bene di prendere la palla al balzo e di accantonare quelle scomode ‘leggi democratiche’ (cosi’ definite proprio dagli esponenti di centro sinistra) che sono le ‘Primarie’.

Dopo il successo alle primarie in Puglia di Nichi Vendola, poi vincitore anche alle consultazioni contro la CDL, il centro-sinistra aveva sbandierato come un segno di alta democrazia il ricorso a questo tipo di elezione all’interno dello schierameento per decidere il candidato da contrapporre alla CDL.

Già allora alla vittoria del candidato di Rifondazione Comunista qualche alleato aveva storto il naso, all’annuncio poi della candidatura alle primarie di Fausto Bertinotti per contrapporsi a Romano Prodi, nella coalizione si cominciava a pensare ad un modo per evitare questo scontro, che era altamente rischioso.

Senza una grande spiegazione, si parla di investitura diretta dall’elettorato, appena conosciuti i risultati delle elezioni regionali, i leader dell’Ulivo si sono precipitati a dire che ormai le primarie non servivano piu’. Ma su che base? Dove sono finiti i proclami di democrazia all’interno della coalizione? Allora era vero che le elezioni Primarie erano soltanto una perdita di tempo, come da piu’ parti si diceva?

Le solite contraddizioni di una sinistra che, speriamo, quando l’anno prossimo andrà a governare sappia risolvere una volta per tutte.

L’elettore Donant

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